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Automi: logica cablata e programmata

03/10/2023 19:00

Antonio Costantini

Automazione, sistemi, elettronica digitale, controlli,

Automi: logica cablata e programmata

La logica cablata a relè era la tecnologia preponderante nell’impiantistica industriale fino all’avvento del PLC

(la videolezione) Per logica cablata s’intende l’insieme di apparecchiature di tipo elettrodinamico (relè temporizzatori…) o di tipo elettronico (reti logiche) che, poste all’interno di un quadro o su schede, governano una macchina o un insieme di macchine (processo di lavorazione). La logica cablata a relè era la tecnologia preponderante nell’impiantistica industriale fino all’avvento del PLC. Queste macchine sono diffuse in tutto il mondo in svariati modelli; sono apparecchiature robuste adatte a lavorare in condizioni ambientali gravose. Sono semplici da utilizzare e da capire, nella loro semplicità permettono di seguire operazioni più complesse.

 

Gli svantaggi della logica cablata
L’utilizzo in sistemi complessi risulta economicamente dispendioso ed il cablaggio elaborato è oneroso in termini d’ingombro e di assorbimenti di potenza elettrica I contatti che lo supportano risultano spesso essere insufficienti al fabbisogno (carenze di espansibilità) La durata dell’apparecchiatura è limitata soprattutto alle parti suscettibili al movimento(contatti relè). L’uso della logica cablata è dunque limitata a:

- Sistemi automatici di piccoli e semplici taglie

- Impianti in cui non è prevista alcuna espansione del sistema o flessibilità

- Impianto in cui non è necessario l’interfacciamento con periferiche intelligenti (monitor, Stampanti, reti di comunicazione) non supportati da relè stessi.

Negli impianti realizzati a logica cablata:

- I circuiti risultano difficilmente modificabili

- I costi di cablaggio e di manutenzione sono elevati

- Gli impianti sono complessi e non riconvertibili

- La ricerca guasti risulta difficoltosa e non immediata


La logica programmabile
Una logica di tipo programmabile prevede l’utilizzo di un apparecchiatura standard che gestisce il controllo di una macchina o di un’automazione non in base al cablaggio di dispositivi ma secondo un determinato programma che è definito dall’utilizzatore (cliente) e memorizzato in particolari dispositivi integrati nella macchina stessa che può essere all’occorrenza modificato ed eventualmente riscritto. I vantaggi della logica programmabile:

- Riduzione dei componenti: il PLC si sostituisce a un gran numero di relè trattando guadagno in volume e dimensioni di ingombro.

- Riduzione del cablaggio :le connessioni del PLC si riducono al collegamento:

- dell’alimentazione - dei sensori e degli ingressi - delle uscite

- Maggior comodità: il programma è una successione di istruzioni che può essere scritta e modificata in qualsiasi momento tramite il terminale di programmazione o il personal computer - Riduzione dei costi :ogni giorno l’uso del PLC è conveniente anche in semplici applicazioni nelle quali si utilizzano alcuni relè e funzioni ausiliarie (temporizzatori, contattori, ecc.). - Interfacciabilità: stampanti, computer, monitor e terminali di dialogo sono facilmente interfacciabili al PLC consentendo così la sorveglianza on line delle funzioni del PLC (monitoraggio). - Riutilizzo dei componenti :nel caso di eliminazione di un macchinario l’apparecchiatura di comando è riutilizzabile per applicazioni diverse. - Più informazioni :la manutenzione, la ricerca dei guasti e la messa a punto sono facili grazie a spie luminose sul PLC segnalanti i vari stati di funzionamento, informazioni facilmente accessibili all’operatore tramite terminali di programmazione e regolazione.