
(la videolezione) La risposta in frequenza è la rappresentazione di come un circuito reagisce a segnali sinusoidali di diverse frequenze. È una sorta di “radiografia” che mostra quanto amplifica o attenua ogni componente frequenziale del segnale in ingresso, e come varia la fase tra ingresso e uscita.
Si rappresenta tipicamente con diagrammi di Bode, che mostrano:
Il guadagno (o attenuazione) in decibel (dB) rispetto alla frequenza (in scala logaritmica) e la fase in gradi rispetto alla frequenza.
Come si determina la risposta in frequenza di un circuito?
Può essere calcolata teoricamente, simulata o misurata sperimentalmente:
1. Calcolo analitico
Si parte dal circuito e determina la funzione di trasferimento applicando le leggi di Kirchhoff e le impedenze complesse. Poi si analizza modulo e fase della funzione al variare della frequenza (o della pulsazione)
2. Misura sperimentale
Si usa un generatore di funzioni e un oscilloscopio o analizzatore di spettro:
Si applica un segnale sinusoidale all’ingresso
Si varia la frequenza e si misura l’ampiezza e il sfasamento all’uscita
Si costruisce la curva di risposta in frequenza in modo empirico
3. Simulazione software
Con strumenti tipo LTSpice, Multisim, o MATLAB, si simula il circuito:
Si usa una “AC analysis” nei simulatori
Si genera direttamente il diagramma di Bode
È utile per verifiche rapide e modifiche progettuali
Perché è importante la risposta in frequenza?
Per progettare filtri (selettivi o anti-interferenze)
Per evitare distorsioni nei segnali audio/video
Per assicurare stabilità nei sistemi di controllo
Per analizzare la larghezza di banda e le frequenze di taglio