Edited by Antonio Costantini


facebook
instagram
twitter
linkedin
youtube
whatsapp
twitch
ladi tonda-photoaidcom-cropped

D 

Informativa Legale

Informativa sulla Privacy

Informativa sui Cookie

Le logiche a contatti

28/03/2022 18:06

Antonio Costantini

Automazione, Elettronica, elettronica digitale, controlli, impianti elettrici,

Le logiche a contatti

Nel vasto universo dell’automazione, le logiche a contatti rappresentano uno dei modi più chiari e collaudati per progettare sequenze di comando

06168d74265ec0ee67de474c7cf88e4f9eeb804d.jpg

(la videolezione) Gli automatismi industriali possono essere realizzati utilizzando due diverse tecniche: la logica cablata o quella programmata.La logica cablata consiste nel realizzare l’automatismo collegando elettricamente, secondo uno schema funzionale, gli elementi costituenti l’automatismo stesso cioè bobine, relè, teleruttori, elettrovalvole e temporizzatori, nonché pulsanti, finecorsa e contatti ausiliari. Con la  logica cablata una qualsiasi modifica della sequenza logica richiede una modifica dei collegamenti con un conseguente impegno temporale ed economico non indifferente. La logica programmata consente la realizzazione degli automatismi mediante programmi invece che con circuiti cablati. Utilizzando tale tecnica il lavoro di cablaggio è ridotto unicamente al collegamento degli ingressi (pulsanti, finecorsa, fotocellule, ecc) e delle uscite (bobine di relè, teleruttori, elettrovalvole ecc). I dispositivi fisici che realizzano la funzione specifica sono sostituiti da un programma immagazzinato nella memoria di computer ad uso industriale chiamati PLC. Ogni modifica della sequenza logica può essere fatto in modo semplice e veloce agendo sulle istruzioni del programma senza modificare i collegamenti. La logica cablata dei sistemi elettromeccanici può quindi essere sostituita con una logica programmata da scrivere di volta in volta in base alle specifiche esigenze che si presentano nel ciclo di vita di un sistema. 

Nel vasto universo dell’automazione, le logiche a contatti rappresentano uno dei modi più chiari e collaudati per progettare sequenze di comando, soprattutto nei circuiti elettromeccanici e nei PLC. Basate sull’uso di contatti normalmente aperti (NA) e normalmente chiusi (NC), queste logiche traducono eventi fisici in azioni concrete.

Alcuni esempi applicativi

Avvio motore con pulsante e relè

Pulsante NA → contatto chiude → bobina relè eccitata → motore ON

Pulsante NC di stop → contatto apre → bobina diseccitata → motore OFF

Autoritenuta

Pulsante START + contatto ausiliario del relè → circuito resta chiuso anche dopo rilascio → il motore rimane acceso

Protezione da sovraccarico

Termico NC → apre in caso di sovracorrente → interrompe circuito del relè → motore protetto

Sequenza temporizzata

Relè temporizzato con contatto NA → si chiude dopo 5 secondi → avvia seconda fase del processo

Inversione di marcia

Selettore:

Marcia avanti = contatto NA1

Marcia indietro = contatto NA2

Interblocco: contatti NC per impedire attivazione simultanea

Gestione semaforica

Relè 1: luce verde ON → ritardo → contatto chiude → luce rossa ON

Interblocco a contatti per evitare sovrapposizioni

Pulsante di emergenza

Pulsante NC → se premuto apre → spegne tutti i dispositivi tramite contatti a cascata

Controllo con finecorsa

Finecorsa NA in fondo corsa attuatore → si chiude → attiva logica di stop o inversione

Queste logiche, pur semplici, sono la base dei sistemi industriali più complessi. E la loro chiarezza rende la diagnostica e la manutenzione molto più agevoli!