
(la videolezione) Gli automatismi industriali possono essere realizzati utilizzando due diverse tecniche: la logica cablata o quella programmata.La logica cablata consiste nel realizzare l’automatismo collegando elettricamente, secondo uno schema funzionale, gli elementi costituenti l’automatismo stesso cioè bobine, relè, teleruttori, elettrovalvole e temporizzatori, nonché pulsanti, finecorsa e contatti ausiliari. Con la logica cablata una qualsiasi modifica della sequenza logica richiede una modifica dei collegamenti con un conseguente impegno temporale ed economico non indifferente. La logica programmata consente la realizzazione degli automatismi mediante programmi invece che con circuiti cablati. Utilizzando tale tecnica il lavoro di cablaggio è ridotto unicamente al collegamento degli ingressi (pulsanti, finecorsa, fotocellule, ecc) e delle uscite (bobine di relè, teleruttori, elettrovalvole ecc). I dispositivi fisici che realizzano la funzione specifica sono sostituiti da un programma immagazzinato nella memoria di computer ad uso industriale chiamati PLC. Ogni modifica della sequenza logica può essere fatto in modo semplice e veloce agendo sulle istruzioni del programma senza modificare i collegamenti. La logica cablata dei sistemi elettromeccanici può quindi essere sostituita con una logica programmata da scrivere di volta in volta in base alle specifiche esigenze che si presentano nel ciclo di vita di un sistema.
Nel vasto universo dell’automazione, le logiche a contatti rappresentano uno dei modi più chiari e collaudati per progettare sequenze di comando, soprattutto nei circuiti elettromeccanici e nei PLC. Basate sull’uso di contatti normalmente aperti (NA) e normalmente chiusi (NC), queste logiche traducono eventi fisici in azioni concrete.
Alcuni esempi applicativi
Avvio motore con pulsante e relè
Pulsante NA → contatto chiude → bobina relè eccitata → motore ON
Pulsante NC di stop → contatto apre → bobina diseccitata → motore OFF
Autoritenuta
Pulsante START + contatto ausiliario del relè → circuito resta chiuso anche dopo rilascio → il motore rimane acceso
Protezione da sovraccarico
Termico NC → apre in caso di sovracorrente → interrompe circuito del relè → motore protetto
Sequenza temporizzata
Relè temporizzato con contatto NA → si chiude dopo 5 secondi → avvia seconda fase del processo
Inversione di marcia
Selettore:
Marcia avanti = contatto NA1
Marcia indietro = contatto NA2
Interblocco: contatti NC per impedire attivazione simultanea
Gestione semaforica
Relè 1: luce verde ON → ritardo → contatto chiude → luce rossa ON
Interblocco a contatti per evitare sovrapposizioni
Pulsante di emergenza
Pulsante NC → se premuto apre → spegne tutti i dispositivi tramite contatti a cascata
Controllo con finecorsa
Finecorsa NA in fondo corsa attuatore → si chiude → attiva logica di stop o inversione
Queste logiche, pur semplici, sono la base dei sistemi industriali più complessi. E la loro chiarezza rende la diagnostica e la manutenzione molto più agevoli!