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(la videolezione) Il flip-flop di tipo D (Data o Delay) è come un fotografo digitale che scatta una “istantanea” di un bit ogni volta che il segnale di clock lo dice.
La funzione principale di questo circuito è “catturare” un bit di dati in un momento preciso, sincronizzato con il segnale di clock.
Il cuore del flip-flop D è semplice ma potente: riceve due segnali in ingresso — D (dati) e Clock — e produce un’uscita che riflette il valore di D al momento esatto in cui il fronte del clock (di solito positivo) si verifica. Una volta aggiornato, l’uscita rimane stabile fino al prossimo impulso di clock. Questa caratteristica lo rende ideale per memorizzare lo stato di un segnale nel tempo.
Dal punto di vista funzionale, il flip-flop D risolve una delle ambiguità tipiche dei latch, poiché agisce solo in corrispondenza del segnale di sincronizzazione. Questo lo rende predicibile, stabile e perfetto per applicazioni come:
Registri, dove più flip-flop vengono impiegati per memorizzare interi byte o parole di dati.
Contatori, dove i flip-flop rappresentano le cifre binarie che si aggiornano ciclicamente.
Memorie, dove ogni flip-flop è una cella che conserva l’informazione fino a nuovo ordine.
È anche fondamentale nella costruzione di macchine a stati finiti, dove l’evoluzione del sistema è determinata da transizioni sincronizzate: il flip-flop D assicura che gli stati cambino solo quando previsto, evitando comportamenti errati.
Un vantaggio importante è la sua semplicità di implementazione nei circuiti integrati e nei linguaggi di descrizione hardware. È compatibile con la logica sincrona e consente una progettazione modulare ed espandibile.
