Edited by Antonio Costantini


facebook
instagram
twitter
linkedin
youtube
whatsapp
twitch
ladi tonda-photoaidcom-cropped

D 

Informativa Legale

Informativa sulla Privacy

Informativa sui Cookie

La curva caratteristica del diodo

28/03/2022 15:59

Antonio Costantini

Elettronica, componenti, diodi,

La curva caratteristica del diodo

La caratteristica del diodo rappresenta la relazione tra la tensione applicata e la corrente che ne deriva, ed è fondamentale per comprenderne il funzionamento

unnamed.jpeg

(la videolezione) Il diodo il “custode” della unidirezionalità della corrente nei circuiti elettronici e trova applicazione ovunque, dalla ricarica del cellulare alla conversione dell’energia solare. E' formato dalla giunzione tra due materiali semiconduttori: uno di tipo P (ricco di lacune, ovvero “buchi” di elettroni) e uno di tipo N (ricco di elettroni). Quando questi due materiali vengono posti a contatto, si crea una regione di svuotamento di cariche libere (elettroni e lacune). Questa zona agisce come barriera al passaggio della corrente: quando si applica una tensione diretta (polo positivo al lato P, negativo al lato N), la barriera si riduce e la corrente può fluire; se si applica una tensione inversa (positivo al lato N, negativo al lato P), la barriera si amplifica e il flusso di corrente viene praticamente azzerato.

La curva caratteristica: comportamento tensione-corrente

La curva caratteristica di un diodo rappresenta la relazione tra la tensione applicata e la corrente che ne deriva, ed è uno strumento chiave per comprenderne il comportamento.

In polarizzazione diretta, la corrente rimane quasi nulla fino a un certo punto critico chiamato "tensione di soglia" (di solito intorno a 0,7 V nei diodi al silicio). Superata questa soglia, la corrente cresce rapidamente, con un andamento esponenziale. È qui che il diodo entra davvero in azione, lasciando passare la corrente quasi senza ostacoli.

In polarizzazione inversa, la corrente resta trascurabile, salvo un piccolo valore detto "corrente inversa di saturazione", fino al punto in cui il diodo non può più sopportare la tensione inversa. In quel caso, si ha la "tensione di breakdown", che può causare danni permanenti al componente se non progettato per resistere a questo fenomeno (come nel caso dei diodi Zener, fatti apposta per lavorare in questa zona).