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Gli interruttori magnetotermici

28/03/2022 15:59

Antonio Costantini

Energia, impianti elettrici, sicurezza,

Gli interruttori magnetotermici

La loro funzione è cruciale: interrompere il flusso di corrente in caso di sovraccarico o cortocircuito, proteggendo così persone, apparecchiature e cablaggi.

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(la videolezione) Gli interruttori magnetotermici sono dispositivi fondamentali per la sicurezza degli impianti elettrici. La loro funzione è semplice ma cruciale: interrompere il flusso di corrente in caso di sovraccarico o cortocircuito, proteggendo così persone, apparecchiature e cablaggi da danni gravi.

I magnetotermici integrano due sistemi di protezione:

La protezione termica si attiva in caso di sovraccarico: quando la corrente supera il valore nominale per un periodo prolungato, un elemento bimetallico si deforma per il riscaldamento e provoca l’apertura del circuito. È una protezione lenta ma efficace per correnti non istantanee.

La protezione magnetica si attiva in caso di cortocircuito: se la corrente supera di molto quella prevista (a causa di un guasto), un meccanismo elettromagnetico scatta immediatamente. È una protezione rapida e istantanea contro eventi potenzialmente distruttivi.

Troviamo gli interruttori magnetotermici in: impianti domestici, per proteggere linee di prese e luci; ambienti industriali, dove la presenza di macchinari comporta carichi variabili e possibili guasti; quadri elettrici per uffici, locali commerciali e impianti fotovoltaici.

Sono scelti per la loro affidabilità, la facilità d’installazione e la possibilità di ripristino manuale dopo lo scatto, senza dover sostituire alcun componente.

Per questi interruttori esistono diverse curve di intervento (classi) che descrivono la sensibilità dell’interruttore alla corrente di guasto. La scelta corretta dipende dalla tipologia del carico: ad esempio, un carico induttivo come un motore richiede una curva meno sensibile, per evitare scatti inutili durante l’avviamento.

In impianti complessi è anche importante garantire la selettività: cioè che solo l’interruttore interessato dal guasto intervenga, lasciando attivi gli altri circuiti. Questo minimizza i disservizi e semplifica la manutenzione.