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Introduzione all'elettromagnetismo

19/04/2022 16:59

Antonio Costantini

Scienza, elettromagnetismo,

Introduzione all'elettromagnetismo

La maggior parte delle forze di cui abbiamo esperienza si manifestano solo quando due oggetti sono in contatto, ma ci sono alcune forze che agiscono a distanza

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(la videolezione)‎ Lo studio dei campi elettromagnetici è stato al centro dell'attenzione delle comunità scientifiche e dei governi che, su di esso, hanno investito molte risorse economiche e umane. Infatti, la comprensione dei fenomeni elettromagnetici e la realizzazione di strumenti a essi connessi è stata di fondamentale importanza per la difesa delle nazioni, in particolare durante gli anni della seconda guerra mondiale, e nell’evoluzione tecnologica che viviamo oggi nell’epoca contemporanea. Ai giorni nostri gli studi legati a questo ambito hanno intrapreso innumerevoli nuove vie di conoscenza riuscendo a influenzare profondamente la vita quotidiana di chiunque con l’avvento di diversi dispositivi, quali per esempio, telefoni cellulari, forni a microonde e modem, che hanno invaso le nostre case e sono diventati simboli di progresso tecnologico e di benessere. Gli studi relativi all'elettromagnetismo, a ben centoquaranta anni dalla redazione delle equazioni di Maxwell, riescono ancora a stupire e cambiare il mondo. All’inizio del XIX secolo, l’indagine fisica dei fenomeni termici, ottici, elettrici e magnetici era ancora in una fase embrionale. Grazie all’attività scientifica in settori del sapere fisico e matematico, James Clerk Maxwell (1831-1879), uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, introduce il concetto di campo: “La teoria che propongo può essere chiamata una teoria del campo elettromagnetico”. Maxwell è allo stesso tempo lo scienziato che dà il maggiore contributo alla creazione delle teorie ottocentesche e uno dei primi a intravedere quegli aspetti problematici che porteranno alla fisica del Novecento, perfettamente inserito in un contesto storico contraddistinto dalla varietà degli interessi scientifici, dalla sensibilità per le questioni epistemologiche e dalla fiducia nella sostanziale unità del sapere. I contributi di Maxwell al progresso delle ricerche fisiche, nell’ambito dell’elettromagnetismo ma non solo, sono tali che il suo nome può essere messo accanto a quelli di Galileo, Newton ed Einstein. 8 Maxwell non ebbe modo di verificare sperimentalmente la propria teoria. Heinrich Hertz (1857-1894) nel 1886 riuscì per la prima volta a produrre e a rivelare le onde elettromagnetiche di cui Maxwell aveva previsto l’esistenza.