
(la videolezione) Nel mondo dei sensori ottici, il fotodiodo è una delle soluzioni più usate per rilevare la luce e convertirla in segnale elettrico. Si tratta di un componente a semiconduttore che funziona come un sensore di luce. Quando è polarizzato inversamente e colpito dalla luce, genera una corrente proporzionale all'intensità luminosa. La corrente può essere dell’ordine dei microampere, anche in condizioni di forte illuminazione. La risposta è molto veloce: è per questo che i fotodiodi sono utilizzati in telecomunicazioni ottiche, strumentazione scientifica, medicina, e automazione industriale.
La corrente prodotta dal fotodiodo, però, è difficile da misurare direttamente, soprattutto con microcontrollori o sistemi digitali. Serve un circuito che la trasformi in una tensione facilmente acquisibile da un sistema digitale.
Nasce così la necessità della conversione I-V (current-to-voltage), Rispetto a soluzioni semplici con singoli resistori in serie al fotodiodo il convertitore I/V con operazionale garantisce maggiore precisione, migliore linearità, amplificazione regolabile e riduzione del rumore.