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Il BJT

28/03/2022 15:58

Antonio Costantini

Elettronica, semiconduttori, componenti, transistor,

Il BJT

E' stato realizzato per la prima volta nel laboratori Bell nel 1948, inizialmente usando il germanio come materiale di costruzione

bjt.png

(la videolezione) Il BJT, pur essendo stato progressivamente affiancato (e in parte sostituito) dai transistor MOSFET nei circuiti digitali e di potenza, rimane un pilastro dell’elettronica analogica. La sua semplicità, prevedibilità e capacità di amplificare segnali deboli ne fanno un alleato irrinunciabile per ingegneri e tecnici. E' stato realizzato per la prima volta nel laboratori Bell nel 1948, inizialmente usando il germanio come materiale di costruzione. Da quel momento e per i successivi decenni il suo utilizzo ha subito incrementi impressionanti dovuti anche dalla messa a punto di tecniche di miniaturizzazione applicate per la sua produzione. Il BJT (bipolar junction transistor) viene prodotto in forma discreta, come componente singolo, o in forma integrata, cioè all'interno di circuiti integrati utilizzando per la sua costruzione il silicio, noto come materiale semiconduttore. E' formato da tre strati di materiale semiconduttore che costituiscono tre terminali: emettitore, base e collettore. Esistono due tipi principali di BJT: NPN e PNP, in base alla sequenza dei materiali semiconduttori. La base, sottilissima, agisce come controllo del flusso di corrente tra emettitore e collettore: quando una piccola corrente entra nella base, essa “apre la porta” al passaggio di una corrente ben più grande tra emettitore e collettore. È proprio questa capacità di amplificare che rende il BJT così prezioso.

Comportamento elettrico e zone operative

Il BJT lavora in diverse zone operative:

- In zona attiva, agisce da amplificatore.

- In saturazione, il transistor è “completamente acceso” e conduce massima corrente.

- In interdizione, è “spento”, non lasciando passare corrente.

Questa dinamica tra accensione, spegnimento e amplificazione lo rende indispensabile in circuiti logici, audio, radiofrequenza, regolatori di potenza e molto altro.

Applicazioni 

Il BJT è ovunque. Nei preamplificatori audio, nei circuiti di ricezione radio, nei convertitori di tensione, nei moduli di alimentazione stabilizzata, nei sistemi di controllo dei motori, e persino nelle logiche digitali. La sua risposta veloce lo rende adatto anche a circuiti di commutazione rapida, come quelli impiegati in telecomunicazioni e controllo industriale.